Disidratare la Pasta Madre

PASTA MADRE DISIDRATATA

Perche’ DISIDRATARE LA PASTA MADRE?

Perche’ si tratta di un metodo perfetto per:

  • mantenere la pasta madre per lunghissimi periodi quando non si pensa di usarla
  • avere sempre una scorta di sicurezza se dovesse succedere qualcosa alla nostra pasta madre (io la chiamo la mia copia di back up)

Il periodo migliore per prepararla e’ sotto Natale e sotto Pasqua, quando la PASTA MADRE e’ al massimo della forza, rinfrescata per tre volte consecutive per preparare panettoni, pandori o colombe.

Chiusa in una bustina e in frigo dura fino  sei mesi, percio’ io la rinnovo all’incirca appunto a Natale e Pasqua.

Il procedimento e’ facilissimo: per DISIDRATARE LA PASTA MADRE si fa in pratica una specie di rinfresco a secco, senza l’acqua.

Si pesa la pm e si mette nel frullatore con pari peso di farina.

Si aziona velocemente fino ad avere una specie di polverina, che va poi stesa su un telo da cucina ben pulito rigirando continuamente per un paio di giorni (deve risultare molto ben asciutto).

Ecco la mia

pasta madre essiccata

disidratare la pasta madre

per poi ricominciare ad utilizzarla, reidratarla con acqua fino ad avere una pappina, poi procedere con gli usuali rinfreschi.

Io ho provato e al terzo gia’ raddoppiava bene!

 

8 commenti su “Disidratare la Pasta Madre”

  1. ciao Chiara hai provato ad essiccarla con l’essiccatore, forse si potrebbe fare senza l’aggiunta di farina?

    ciao
    Marco

    1. Ciao Marco, la mia risposta e’ NO, non fosse altro perche’ l’essiccatore scalda troppo e secondo me la ammazzeresti.
      Credi alla fine non e’ un gran lavoro, io avevo il tavolo pieno perche’ ne ho fatta tanta ma se fai un etto solo alla fine fai un piattino e in un paio di giorni è pronta. Ciao

  2. Molto bene!
    Se la montagna non va da Maometto,
    Maometto va alla montagna!
    Si suol dire così.
    Vista la difficoltà a ottenere le dosi con il lievito madre, ho deciso di provare a fare quello essiccato.
    Ma metterlo sui termo ad asciugare non va bene?
    E poi pensi sia meglio provare a verificare se funziona reidratandolo? (ma solo in parte)
    Grazie per le risposte.

    1. Dunque sul termosifone no, rischi di scaldarlo troppo e ammazzarlo.
      Io onestamente non farei paragoni fra una pm in forma, curata settimanalmente diciamo, e una pm reidratata.
      Conta che normalmente questa in polvere per poi poterla usare va rinfrescata se ti va bene due tre volte, l’ ‘esperimento’ di pane con direttamente la pm disidratata era indirizzato a scoprire se si poteva fare una pagnottina con un kit preparato in casa.
      Normalmente la pm disidratata in vendita contiene una buona percentuale di lievito di birra per sostenere la lievitazione.
      Conta anche che si riduce molto disidratandolo, perciò alla fine lavori parecchio di piu’ secondo me

  3. Ho fatto il lievito secco, è venuto con alcuni granuli spessi ed ho preso un mattarello per sbriciolarli ulteriormente!
    Va bene?
    Adesso ne prenderò un poco per verificare che non sia deceduto nel trattamento …..
    Qualche accorgimento per il rinfresco?
    Quanto lievito secco e quanta farina e quanta acqua?
    Grazie per i chiarimenti.

    1. Hai messo in un buon frullatore? anche io non ne ho uno stupendo, e alcuni pezzetti erano un po’ piu’ grandi ma non hanno dato problemi.
      Per farlo ripartire niente farina, solo la pm secca e circa meta’ del suo peso in acqua.
      Dopo 2/3 rinfreschi dovrebbe ripartire.

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