Pasta Madre – come comportarsi

La PASTA MADRE e’ una bellissima avventura, ma COME COMPORTARSI se ce la regalano?

Ho gia’ spiegato in altri articoli come avviare da se’ una pasta madre o un licoli (lievito naturale  liquido), ma qui vorrei concentrarmi sulla gestione di un lievito naturale gia’ avviato.

Se nel caso di un lievito da far nascere abbiamo il problema che inizi effettivamente a crescere, e che si debba stabilizzare prima dell’uso, nel caso di un lievito ‘spacciato’ dobbiamo sapere COME COMPORTARSI.

Ho cercato di sintetizzare i punti da rispettare:

  • mantenerla in un contenitore possibilmente stretto e alto
  • il contenitore potra’ essere di vetro o di plastica, io per evitare eventuali incidenti preferisco la plastica
  • il contenitore preferisco chiuderlo ma non ermeticamente
  • per non dover fare troppi rinfreschi tenetela in frigo, tirandola fuori almeno mezz’ora prima del rinfresco
  • ‘rinfrescate’ la vostra PASTA MADRE almeno una volta alla settimana (ossia la pesate, e aggiungete pari peso in farina e meta’ peso in acqua preferibilmente tiepida).
  • il rinfresco se la PASTA MADRE e’ in salute potete farlo anche il giorno prima, l’ideale sarebbe certo 3-4 ore prima
  • scordatevi la precisione quasi svizzera del lievito di birra (fresco o secco che sia) nel far lievitare gli impasti, prendetevela comoda perche’ chi comanda e’ lei
  • se andate in vacanza e non avete la possibilita’ di rinfrescarla potete metterla in congelatore o SFARINARLA. Personalmente preferisco sfarinare piuttosto che congelare.

 

 

Vi riporto anche il metodo delle mitiche Sorelle Simili riportato nel bellissimo libro Pane e Roba Dolce:

innanzitutto consigliano di impastare in una cucina dove il giorno prima al max sia stato usato del lievito di birra, per essere facilitati dalle spore che ancora aleggiano nell’aria!

Poi usate acqua bollita e raffreddata.

  1. miscelate 200 gr farina, 90 grammi di acqua, un cucchiaio di olio, un cucchiaio di miele il piu’ possibile naturale. Farlo riposare per 2 giorni in una tazza coperta da un piatto al caldino. Se dopo le 48 ore l’impasto comincia a dare i primi segni di vita bene, altrimenti prendere 100 grammi dall’impasto e mescolarli con 100 gr di farina e 45 di acqua, rimettendo a lievitare come prima. Se dopo altre 48 ore (96 in tutto) non sara’ successo nulla va buttato e bisogna ricominciare, altrimenti si comincera’ ad avere la propria MariaRosa!

E’ pero’ importante che sappiate una cosa: la Pasta Madre ‘giovane’ ha qualche difetto, puo’ dare un sapore acre, acidino ai cibi e non ha ancora la forza per far lievitare degli impasti molto conditi.

Per questo motivo per qualche settimana dovrete fare rinfreschi ‘a vuoto’, e poi iniziare a fare cose semplici tipo i crackers o i grissini.

Per il momento iniziate ad impastare! Non ve ne pentirete, e poi questo caldo vi facilita la lievitazione!!!

Per ora vi lascio, ma questo sara’ un articolo  che andro’ a modificare ed arricchire di volta in volta quando mi chiederete qualcosa di specifico, o mi accorgero’ di aver saltato qualcosa!!!

 

 

2 commenti su “Pasta Madre – come comportarsi”

  1. Silvia Laurini

    Eccomi Chiara,la mia domanda è questa,cosa posso fare del lievito madre non utilizzato? Rinfrescando spesso mi ritrovo con una quantità sempre maggiore di pm e che mi dispiace buttare via.

    1. Ciao Silvia,
      in realtà le strade sarebbero due
      1) ne butti un po’ prima di rinfrescare
      2) fai qualche ricetta che ne preveda molto tipo Le Matematiche o il Piumotto

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